Con le nuove direttive il fallo di mano non si giudica volontario solo quando le braccia sono larghe; se il movimento è congruo con il resto del corpo allora il tocco è involontario, altrimenti è volontario e quindi punibile. E tutto questo come si può giudicare su base certa? Sono solo supposizioni. Per me è congruo, per un’altra persona non lo è. Ma perché aggiungere dubbi ad un regolamento che già fa acqua da tutte le parti? Mi rendo conto che le espressioni di un singolo episodio possono essere molteplici, ma la regola deve essere una, ferma, chiara. Invece no. L’arbitro ha sempre maggiore libertà di interpretare i singoli episodi come meglio crede. Prima se un episodio era rosso, era rosso. Ora può assumere diversi colori e noi, comuni mortali, iniziamo a non capirci più nulla. Hanno cominciato a farci diventare matti con i fuorigioco attivi e passivi; era troppo semplice giudicare fuorigioco se al di là della linea del pallone. Ed era troppo semplice giudicare fallo di mano quando si toccava il pallone con la mano. Troppo semplice!
5a GIORNATA
JUVENTUS-FROSINONE 1-1 (Cervellera)
Al 31′ prima Castillo (F) colpisce il palo di Buffon, poi Frara (F) calcia in porta a botta sicura, ma Barzagli col gomito devia in angolo. Il giocatore bianconero tiene il braccio largo e questo influisce a giudicare l’episodio quanto meno dubbio. Lo scorso anno era senza dubbio RIGORE ed espulsione, ma con le nuove direttive le interpretazioni possono essere talmente varie che ormai non si sa più cosa sia corretto e cosa no.
SAMPDORIA-ROMA 2-1 (Banti)
Al 47′ Moisander (S) commette fallo di mano in area blucerchiata. La palla prima tocca il piede e quindi l’arbitro lo giudica involontario; tuttavia restano dubbi se era giusto concedere, o meno, rigore alla Roma.
6a GIORNATA
SASSUOLO-CHIEVO 1-1 (Fabbri)
Al 35′ Defrel raddoppia, ma l’arbitro non gli regala la gioia della vittoria annullandogli il gol per fuorigioco. In realtà la rete andava convalidata perchè il giocatore del Sassuolo era in linea al momento del passaggio del compagno Duncan.