In questa dodicesima giornata di campionato di serie A, tutti gli errori commessi non sono stati così determinanti da influire sul risultato finale. Russo e Massa sbagliano ma i viola ed i bianconeri avrebbero comunque vinto. Ovviamente una mal gestione, come quella di Tagliavento nel derby romano, sempre influenza l’andamento del match. Il fischietto targato Terni ha perso quella sicurezza che dimostrava di avere fino a pochi anni fa.
Sampdoria-Fiorentina 0-2 (Russo)
Al 27′ manca la seconda ammonizione a Vecino(F), che blocca con tocco di mano un passaggio tra Barreto(F) e Fernando(S): era secondo giallo e quindi espulsione.
Al 79′ Kalinic(F) entra in area e Silvestre(S) lo affonda senza interessarsi del pallone: era rigore per i viola ed espulsione del difensore blucerchiato.
Empoli-Juventus 1-3 (Massa)
All’84′ terzo gol bianconero firmato Dybala(J). L’azione parte da Pogba(J) che lancia per Lichtsteiner(J); lo svizzero in posizione nettamente in fuorigioco serve l’assist al compagno Dybala che insacca. Era fuorigioco e quindi il gol non andava convalidato.
Roma-Lazio 2-0 (Tagliavento)
Al 10′ arriva il rigore che sblocca il risultato: intervento di Gentiletti(L) su Dzeko(R). Il contatto, però, avviene fuori area e lo si vede anche senza l’ausilio della moviola. Errore grossolano quello di Tagliavento che dirige malissimo il derby romano. E non sono tanto le sviste, che ci possono anche stare; la partita viene gestita malissimo, soprattutto da un punto di vista disciplinare.
Paolo Tagliavento ha ammesso l’errore: «Sì, ho sbagliato, non era rigore». Tagliavento e Tare, a fine partita, hanno riguardato l’episodio insieme alla moviola. Il confronto è avvenuto a caldo, dopo il 90’ e sono arrivate subito le scuse del direttore di gara.
La visione che si ha del match all’interno del campo non è assolutamente lo stesso che abbiamo guardando la partita allo stadio o peggio in tv. Tutti dovrebbero provare a studiare le regole del calcio, ma soprattutto a dirigere una partita mettendo in pratica quelle regole; la prima volta che son scesa in campo le mie prospettive sono cambiate totalmente. Mai avrei immaginato che quello che vedevo io potesse essere tanto differente. Ma questo lo sa chi ha arbitrato anche solo un match. Gli altri vivono di presunzione per anni di abbonamento alla pay-tv.